Alexandra planella liberatrice di Sogni

La Mia Storia

Mi piacerebbe davvero che leggessi tutta la mia storia! Così potrai conoscermi e capirai perché sono qui, e perché voglio, posso e mi emoziona aiutarti.
Voglio condividerla con il mondo, con l’intenzione di portare luce e valore a quelle persone che hanno bisogno di un cambiamento nella sua vita, liberando così i suoi sogni.

la mia storia Alexandra Planella

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(Tempo di lettura: 7min.)

Se devo definirmi in base a ciò che ho studiato sono economista, non per passione ma per scelta. Quando ho iniziato l’università, non avevo idea di cosa volevo fare con il mio futuro professionale. Quello che non mi piaceva mi era chiaro, e quello che mi interessava era poco. Quindi le prospettive di lavoro non avevano nulla di chiaro. Infatti la mia prima idea era diventare chirurgo plastico, sì, credici. Ma in casa non erano convinti, e io mi sono lasciata influenzare a studiare qualcosa che non richiedesse tanti anni di studio, e così sarei entrata prima nel mondo professionale. Certo, mi conoscevano bene, e sapevano che mi sentivo in difficoltà quando vedevo il sangue scorrere da qualche parte (rido ancora quando ci penso).

Alla fine ho deciso di studiare Economia e mi sono laureata a Barcellona.
Ma una cosa è la teoria e un’altra è la pratica. Così, quando ho iniziato a lavorare, ho scoperto cosa mi piaceva, cosa no, in cosa ero brava, cosa mi interessava, cosa mi dava di più, … E il destino è stato molto generoso con me, perché sono stata molto fortunata ad ottenere il mio primo lavoro in un’azienda guidata da una grande persona e da un visionario. Ed è così che ho avuto modo di conoscere l’interno dell’azienda dalle mani dei suoi protagonisti: gli imprenditori. E poi ho capito che la mia scelta era corretta, perché il mondo aziendale ha tanti cassetti in cui rovistare, e questo mi ha attratto perché sono sempre stata curiosa.

E lì, costante e felice, sono trascorsi i miei 25 anni di esperienza professionale fino ad ora, momento in cui mi sento molto eccitata e pronta a intraprendere il mio scopo nella vita da sola.

È così che è iniziato tutto …

Nell’estate del 1996, dopo un periodo di formazione e preparazione preliminare, sono stata selezionata per aprire una sede aziendale a Girona insieme ad una collega (e ora una grande amica): che sfida!. All’inizio è stato molto difficile, perché anche se eravamo della zona, ci è voluto molto perché le persone si fidassero di un’azienda che veniva da Barcellona. Inoltre, né io né lei avevamo esperienze professionali o contatti, quindi potete immaginare. Poco dopo l’inizio, hanno deciso che avrei guidato la delegazione, e ho dovuto impegnarmi e fare di più per raggiungere l’obiettivo. La prima fase è durata circa 3 o 4 anni, ed è stato un viaggio lento ed estenuante. Onestamente, sono arrivata a pensare che non ce l’avremmo fatta. Ma con l’appoggio incondizionato della mia collega e di altre persone dell’azienda, siamo finalmente riusciti a stabilirci a Girona.

In questa prima fase ho imparato molto a livello professionale. È stata l’attuazione di quanto appreso all’universtità, e tante altre cose che nessuno ti spiega, ma a tempo di record. Sono diventata consulente nel settore economico e finanziario, risorse umane, commerciale, tecnico e legale. Ho dovuto imparare tutto e bene, perché il mio lavoro era aiutare le persone intraprendenti a realizzare il proprio business plan per valutarne successivamente la fattibilità.
Sono diventata anche formatrice, per poter insegnare loro le basi e le conoscenze necessarie perché potessero gestire la propria impresa.
E come delegata territoriale, ho dovuto imparare a progettare ed eseguire programmi e strategie di lavoro per poter mantenere e far crescere la delegazione. Misi molto impegno nella missione commerciale, con l’obiettivo di farci conoscere e di ottenere utenti, collaboratori e una rete di contatti sia in ambito pubblico che privato. E anche nella mia missione direttiva, per sviluppare la leadership e le mie capacità personali e professionali, e quindi essere in grado di creare un team di persone impegnate nel nostro obiettivo.

E con tutta questa esperienza, sono cresciuta molto a livello personale. Ho imparato ad ascoltare, a parlare in pubblico, ad adattarmi, a essere una leader, a empatizzare, a sapere cosa sono lo sforzo e la ricompensa, a lavorare in squadra, a essere creativa, a essere più paziente, più tollerante, più umile, a gestire l’informazione, a praticare la perseveranza e la costanza ed a raforzzare la mia autostima e il mio coraggio.
Ciò che mi è costato di più è stato credere di poter aiutare gli altri ed essere in grado di ottenere tutto ciò che avevo in mente. E l’ho imparato col tempo, grazie all’esperienza e alla fiducia che sia l’azienda che le persone imprenditoriali che ho consigliato, formato e guidato mi hanno dato.

Nel tempo abbiamo innovato e sviluppato nuovi servizi, sempre con l’obiettivo di aiutare queste persone intraprendenti e coraggiose.
Abbiamo creato un reparto specifico per aiutarli nelle procedure legali, per poterli consigliare all’inizio della loro avventura imprenditoriale. Progettiamo anche programmi di formazione con contenuti e durata diversi, orientati e adattati alle loro esigenze in base alle loro età, situazione lavorativa, obiettivo e esperienza.

Con tutto questo è cresciuta anche la squadra di persone della delegazione. E quella è stata una sfida nella gestione della squadra. Quello che ho imparato da questo è che ogni persona è unica, e quindi devi ascoltarla e osservarla per conoscerla. Ecco come puoi aiutarla a ottenere il meglio da se stessa.

E così stavamo crescendo e avanzando in tutte le direzioni possibili, sfruttando le opportunità che avevamo alla nostra portata. E mentre stavamo dando, stavamo ricevendo. Con molta dedizione e impegno, con passione, con entusiasmo e con la soddisfazione di fornire un aiuto necessario alla società.
E gli anni passavano, senza nemmeno rendermene conto, perché il ritmo era frenetico e io pensavo solo ad andare avanti e ad andare oltre.

Finché un giorno in me è scattato qualcosa. E così all’improvviso, sono stata colpita dalla necessità di dare l’esempio e di diventare io stessa una di quelle persone coraggiose e intraprendenti.
La verità è che tutto è iniziato in un modo lento ma costante. All’inizio non lo riconoscevo perché non mi ascoltavo (“non ho tempo” mi dicevo), quindi non capivo cosa stesse succedendo. Ma ho sentito che era l’inizio di un grande cambiamento. Anche se non immaginavo che fosse la fine di questo capitolo della mia storia; non mi rendevo conto di essere già pronta per scrivere il prossimo.
Una parte silenziosa di me mi diceva che non dovevo restare più a lungo, ma una parte più rumorosa m’impediva di muovermi su un nuovo sentiero. Ed era più facile per me prestare attenzione a quest’ultima parte, e lasciarmi paralizzare dalla paura di fare un passo molto importante nella mia vita.
Il processo per assimilare che sarebbe stato un grande cambiamento per me ha richiesto un po’ di fatica, non voglio mentirti. Significava allontanarsi da una “famiglia” che, nel mio caso, mi aveva dato la possibilità di nascere e crescere professionalmente. Significava separarmi dalle persone che da 25 anni mi hanno sempre sostenuto, accompagnato, aiutato e creduto in me. Adesso sentivo che li stavo tradendo perché li stavo “abbandonando”.

Ma dicono che dopo la tempesta arriva la calma. E ho capito che avevo già fatto la cosa più difficile: aprirmi al cambiamento e voler uscire dalla mia zona di comfort. E questa la considero la grande sfida che le persone devono affrontare.
Volevo davvero guardarmi dentro per prendere le redini della mia vita, diventare la mia versione migliore e sentirmi allineata con me stessa per prendere quell’impegno nella mia vita.
E una volta presa la decisione, tutto il resto sapevo che sarebbe stato ordinato e riposizionato al suo tempo.

E negli anni ho capito che quello che mi dà di più e mi emoziona è guidare e trasmettere agli altri la mia conoscenza e la mia esperienza. Dare fiducia quindi agli imprenditori, incoraggiandole a fidarsi di se stesse, e facendo vedere loro tutto il potenziale che hanno e che non conoscono.
Perché so che la paura ci paralizza, ci inganna e non ci permette di essere propositivi; perché agiamo secondo i modelli che abbiamo imparato o ci sono stati insegnati, e questi ci limitano a essere chi non vogliamo veramente, ci allontanano dalla nostra essenza più pura.

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Alexandra Planella 2021

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